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#arabpop

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Leo<p>Separazione, una poesia di Carol Sansour</p><p><a href="https://acqueagitate.home.blog/2023/12/23/separazione-una-poesia-di-carol-sansour/" rel="nofollow noopener noreferrer" translate="no" target="_blank"><span class="invisible">https://</span><span class="ellipsis">acqueagitate.home.blog/2023/12</span><span class="invisible">/23/separazione-una-poesia-di-carol-sansour/</span></a></p><p><a href="https://puntarella.party/tags/FediLetture" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>FediLetture</span></a> <a href="https://puntarella.party/tags/poesia" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>poesia</span></a> <a href="https://puntarella.party/tags/ArabPop" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>ArabPop</span></a></p>
acque agitate<p>La poesia, tradotta dall’arabo da Silvia Moresi, è tratta da «Metamorfosi», il primo numero della rivista «Arabpop. Rivista di arti e letterature arabe contemporanee», uscito nell’autunno del 2021. Una bellissima rivista pubblicata dalla Tamu edizioni che vi invito caldamente ad acquistare, <a href="https://tamuedizioni.com/tproduct/467310025-658336175001-arabpop-n1-metamorfosi" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">qui</a>. Anche la breve biografia che segue è tratta dalla rivista. </p><blockquote><p>Sahar, conosci il significato della parola separazione?<br>Anche per me è sconosciuto<br>sembra sia un termine tecnico per definire il tuo ultimo viaggio.<br>Avevi perso più della metà del tuo peso<br>all’inizio della primavera<br>quando in una lettera mi hai scritto:<br>«non ho la forza di parlare<br>e scrivere è molto difficile».<br>Davanti a quelle che sembravano mille primavere<br>abbiamo sorseggiato un bicchiere di arabismo,<br>ti ho detto di essere furiosa<br>mi hai detto di essere piena di speranza.<br>Che terre infelici<br>ma quanta gioia dispensavi tu<br>cucinavi per i profughi del deserto<br>convincendoli che mangiavano per Giaffa.<br>Mi hai sfinita a suon di olive e timo<br>hai chiesto a Dio di concederti una patria<br>ma non l’ha fatto, come al solito,<br>così l’hai creata con una bicicletta.<br>Sussurro una vecchia canzone georgiana<br>«in Oriente non esiste Paese senza guerra»,<br>quanto detestavi i miei canti.<br>Cadute sulle rive della terra degli schiavi<br>caduti i nostri cuori in un’imboscata,<br>ho confessato:<br>«sei la persona più sciocca che amo»<br>«abbiamo studiato dallo stesso maestro», hai risposto.<br>Senza patria<br>ho costruito nel mio cuore una tenda<br>abbiamo portato con noi le mie noiose poesie<br>le nostre anime sono rimaste come essenze spezzate<br>città da progettare.<br>Ti ho convinta che amare la patria è un’offesa<br>indelebile<br>imperdonabile<br>mi hai convinta che noi, qui,<br>tra Farkha e Acri<br>sulle spiagge di Nauplio<br>a Beirut, al Cairo, a San‘a<br>siamo sotto la stessa nuvola<br>nulla ci distingue<br>identici i destini della follia.<br>Non conosco il significato della parola separazione<br>ma non ho partecipato alla tua sepoltura<br>e ho pensato alla tua morte come a un viaggio ad Amman<br>lì, dove ti rifugiavi dopo la fatica.<br>Come addio tardivo<br>compro tredici tulipani gialli<br>e quando il fioraio mi chiede delle lacrime<br>rispondo che ho sognato una rivoluzione<br>e tutti gli amici sono morti.</p><p>Atene<br>marzo 2021</p></blockquote><p>Carol Sansour è una poetessa palestinese che vive e lavora ad Atene. Scrive e fotografa con l’obiettivo di smuovere e provocare gli elementi stagnanti della società. Con la sua visione postnazionale, postreligiosa e postgender prova a costruire uno spazio umano più ampio. Nel 2020 ha pubblicato la raccolta poetica <em>Fi al-mishmish/In the Time of the Apricots/À la saison des abricots</em>, per la casa editrice Al Kotob Khan. Le sue poesie non sono mai state tradotte in italiano.</p><p><span></span></p> <p><a href="https://acqueagitate.home.blog/2023/12/23/separazione-una-poesia-di-carol-sansour/" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">https://acqueagitate.home.blog/2023/12/23/separazione-una-poesia-di-carol-sansour/</a></p><p><a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://acqueagitate.home.blog/tag/arabpop/" target="_blank">#Arabpop</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://acqueagitate.home.blog/tag/carol-sansour/" target="_blank">#CarolSansour</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://acqueagitate.home.blog/tag/poesia/" target="_blank">#poesia</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://acqueagitate.home.blog/tag/separazione/" target="_blank">#Separazione</a> <a rel="nofollow noopener noreferrer" class="hashtag u-tag u-category" href="https://acqueagitate.home.blog/tag/tamu-edizioni/" target="_blank">#TamuEdizioni</a></p>
Leo<p>Separazione, di Carol Sansour - traduzione di Silvia Moresi</p><p>(tratta da Arabpop. Rivista di arti e letterature arabe contemporanee - Metamorfosi, autunno 2021)</p><p><a href="https://puntarella.party/tags/FediLetture" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>FediLetture</span></a> <a href="https://puntarella.party/tags/ArabPop" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>ArabPop</span></a> <a href="https://puntarella.party/tags/poesia" class="mention hashtag" rel="nofollow noopener noreferrer" target="_blank">#<span>poesia</span></a></p>