Eurostack
EuroStack è un collettivo che vorrebbe che si costruisse «A complete digital ecosystem made and supplied in Europe». Vedo che tra gli attivisti c’è anche Vittorio Bertola, probabilmente noto a molti dei miei ventun lettori.
Ora, è assolutamente vero che abbiamo una dipendenza totale dai sistemi digitali americani. Ma aver «messo nero su bianco le azioni chiave che l’Europa deve portare avanti per tentare di smarcarsi il prima possibile dai player extra-Ue e in particolare le Big tech americane», come dice Wired, serve molto a poco. In questi anni abbiamo visto tanti esempi: vi ricordate Volunia? O se i progetti italiani vi inducono alla risata, avete mai davvero usato Qwant? No, abbiamo perso il treno da una vita, e il problema non è tanto la regolamentazione troppo stringente ma la mancanza di fondi e di una vision, come si dice adesso. Insomma, EuroStack è un progetto arrivato con vent’anni di ritardo. E dire che il WWW sarebbe europeo…
@notiziole
Thanks for this great idea. I do agree that tech is primarily owned by American based companies, and there is certainly cultural bias and ownership there.
These days, I'm advocating for Co-op Stack, cooperatively developed, owned, and operated digital infrastructure. See https://datacommons.coop/cooperative-digital-infrastructure-manifesto. We at Patio https://patio.coop, Data Commons Co-op, and the 186 signatories of the manifesto are working toward a cooperative digital infastructure for the people, not the profit.